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Storia dell'Acciaio Inox

Benjamin Franklin, tra i Padri fondatori degli Stati Uniti, un giorno disse:


''Ci sono tre cose estremamente dure: l’acciaio, un diamante, e conoscere se stessi''.


Oggi parleremo della prima: l'acciaio.


Una lega ferrosa composta principalmente da ferro e carbonio, quest'ultimo in percentuale non superiore al 2,06%.


Rappresenta la metamorfosi della materia, la fusione di forza e resilienza.


Nella sua apparente freddezza, l'acciaio racchiude una storia di trasformazione, simboleggiando la capacità dell'essere umano di superare le sfide attraverso la sua pura determinazione.


È versatile ed essenziale, da sempre.


Pensate che senza la sua disponibilità e il suo basso costo, la rivoluzione industriale dell'Ottocento non sarebbe stata possibile.


Nel 1872 poi, gli inglesi Woods e Clark scoprirono che, una parte di cromo aggiunto alla classica lega di ferro e carbonio, formava l'acciaio inossidabile.


Un nuovo materiale resistente alla ruggine.


Brevettato quell'anno ma forgiato già 1000 anni prima.


Questo quando emerso da una recente e affascinante scoperta dello scienziato Rahill Alipur dello University College di Londra.


Secondo i suoi studi gli antichi persiani, già nel X secolo, producevano, aggiungendo cromite all'interno dei crogioli durante la produzione di armi e attrezzi, una lega con caratteristiche analoghe a quelle dell'acciaio inossidabile.


Il ricercatore ha trovato tracce fisiche del materiale all'interno dei manufatti e identificato la "ricetta" per la realizzazione di questo speciale acciaio all'interno di un antico manoscritto persiano databile tra il 900 e il 1000 d.C.


Gli studiosi del settore ritengono come non sia da escludere che questo metodo si sia in qualche modo tramandato nel tempo e abbia ispirato le moderne tecniche di produzione dell'acciaio.


Incredibile vero?


Tanto quanto la storia della sua introduzione e diffusione in praticamente tutti i settori della società.


Siamo agli inizi del 1900, quando un chimico inglese, Harry Brearley, decide di trovare una nuova lega d'acciaio.


Non una qualsiasi lega d'acciaio, ma una in grado di resistere all’erosione causata dalle alte temperature nelle canne delle armi da fuoco.


Perché?


Negli anni immediatamente precedenti alla prima guerra mondiale la produzione di armi aumentò considerevolmente nel Regno Unito, ma si incontrarono problemi per l'eccessiva erosione delle superfici interne delle canne da fuoco.


Brearley cominciò quindi a sperimentare nuovi tipi di acciaio con maggiore resistenza alle alte temperature.


Fece alcune prove aggiungendo una certa percentuale di cromo, ottenendo una più alta resistenza alle alte temperature rispetto agli acciai al carbonio.


Ecco la prima scoperta.


La seconda deriva dalla città in cui Brearley viveva: Sheffield. famosa per la produzione di posateria e altri utensili da cucina.

Proprio osservando questi oggetti si rese conto che tale nuovo tipo di acciaio sarebbe stato particolarmente adatto per questo tipo di industria.


Decise di chiamare questa nuova lega "Rustless Steel" (acciaio senza ruggine), ma Ernest Stuart, della manifattura di coltelleria Portland Works, suggerì la denominazione più eufonica "Stainless Steel" (acciaio senza macchie).


Si ritiene che il primo vero acciaio inossidabile, prodotto da Brearley con una fornace elettrica il 13 agosto 1913, fosse una lega ferrosa contenente lo 0,24% di carbonio e il 12,8% di cromo.


Dai suoi successivi esperimenti emerse che l'acciaio diventa inossidabile se la sua lega è costituita da circa il 10,5% di cromo, il quale crea uno strato di ossidazione passiva proteggendo il metallo dalla corrosione.


Ecco l'acciaio inossidabile, cuore dell'innovazione nel mondo da quel momento in poi e meravigliosa tecnologia in continua evoluzione.




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